Fin dal 1957 il Movimento Pro Sanctitate celebra ogni anno la Giornata della Santificazione Universale, secondo gli insegnamenti del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta.
Una Giornata per celebrare ed annunciare la chiamata universale alla santità a tutti e con ogni mezzo.
Spesso si celebra una giornata per ricordare, condividere, rinnovare l’evento che si vuole sottolineare. La Giornata della Santificazione Universale vuole ricordare a tutti la chiamata a rispondere all’infinito amore che Dio ha per ciascun uomo. Vuole condividere con tutta la Chiesa questo messaggio e rinnovare l’impegno di annunciarlo a tutti, ad ogni uomo che ancora non ha ricevuto questo annuncio: Dio ti ama infinitamente e attende la tua risposta, oggi!
Una Giornata per celebrare ed annunciare la chiamata universale alla santità a tutti e con ogni mezzo.
Spesso si celebra una giornata per ricordare, condividere, rinnovare l’evento che si vuole sottolineare. La Giornata della Santificazione Universale vuole ricordare a tutti la chiamata a rispondere all’infinito amore che Dio ha per ciascun uomo. Vuole condividere con tutta la Chiesa questo messaggio e rinnovare l’impegno di annunciarlo a tutti, ad ogni uomo che ancora non ha ricevuto questo annuncio: Dio ti ama infinitamente e attende la tua risposta, oggi!
Quest’anno la Giornata della Santificazione Universale che ci apprestiamo a celebrare è rafforzata dall’Esortazione apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo di Papa Francesco “Gaudete et Exsultate”. La ricchezza di tale esortazione non può rimanere in silenzio ma costituisce un impegno per tutto il Movimento Pro Sanctitate a diventare “cassa di risonanza” per diffondere il contenuto dell’esortazione “affinché tutta la Chiesa si dedichi a promuovere il desiderio di essere santi”.
L’aspetto celebrativo della Giornata, che spesso si concretizza nella celebrazione eucaristica e nell’adorazione, risponde al richiamo di Papa Francesco che ci ricorda “che la santità è fatta di apertura abituale alla trascendenza, che si esprime nella preghiera e nell’adorazione. Il santo è una persona dallo spirito orante, che ha bisogno di comunicare con Dio” (GE 147).
Vogliamo suscitare in ciascuno di noi questo bisogno di comunicare con Dio, di ascoltare il suo messaggio di amore infinito, di saper cogliere la santità della porta accanto, la classe media della santità rappresentata dai genitori, dagli operai, dai malati, dall’uomo di oggi.
Vogliamo suscitare in ciascuno di noi questo bisogno di comunicare con Dio, di ascoltare il suo messaggio di amore infinito, di saper cogliere la santità della porta accanto, la classe media della santità rappresentata dai genitori, dagli operai, dai malati, dall’uomo di oggi.
L’aspetto culturale della Giornata della Santificazione Universale, che si manifesta in incontri, approfondimenti, dibattiti, può costituire un valido mezzo per coinvolgere ambienti e persone che possano approfondire la chiamata universale alla santità.
Anche in queste iniziative non può mai mancare l’annuncio della chiamata universale alla santità, la gioia di rallegrarci ed esultare per questa buona novella.
Il Signore ci offre la vera vita e ci vuole santi: ci solleva da una vita mediocre e da un cristianesimo minimista. Il Signore ci chiede di vivere con Lui, per Lui ed in Lui ogni momento della nostra esistenza.
Anche in queste iniziative non può mai mancare l’annuncio della chiamata universale alla santità, la gioia di rallegrarci ed esultare per questa buona novella.
Il Signore ci offre la vera vita e ci vuole santi: ci solleva da una vita mediocre e da un cristianesimo minimista. Il Signore ci chiede di vivere con Lui, per Lui ed in Lui ogni momento della nostra esistenza.
Il tema dell’anno che celebriamo il 1 novembre 2018 ci aiuta in questo cammino: “Uno + uno, la santità è contagiosa”. Vogliamo accogliere l’invito del Santo Padre di “far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità”.
Far diventare la santità contagiosa significa mettersi accanto al fratello, a chi ci è accanto, che è diverso da noi, ma non estraneo a noi; l’altro è il vicino e il lontano, il conosciuto e lo sconosciuto, è il fratello da accogliere, l’amico con cui camminare.
Uno più uno: che significa camminare insieme, condivisione, amicizia, confronto, ricerca comune.
La santità è contagiosa: nel significato positivo di coinvolgere, irradiare, influenzare.
Uno più uno: che significa camminare insieme, condivisione, amicizia, confronto, ricerca comune.
La santità è contagiosa: nel significato positivo di coinvolgere, irradiare, influenzare.
La Giornata della Santificazione Universale costituisce per il Movimento Pro Sanctitate l’avvio di un anno in cui vengono moltiplicate le iniziative, vengono organizzati incontri, affinché la ricchezza di questa giornata non si esaurisca ma diventi la prima pietra di un progetto annuale di diffusione e di coinvolgimento svolto con coraggio ed entusiasmo.
Vogliamo fare nostre le parole di San Paolo ai Corinzi: “noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne”.
Vogliamo fare nostre le parole di San Paolo ai Corinzi: “noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne”.
Il nostro Fondatore, il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta ci guidi in questo progetto e con lui ripetiamo la preghiera che ci ha insegnato:
“Spirito Santo, tu ci hai chiamati tutti alla santità,
tu ci hai donato di essere apostoli di santità nel mondo;
non dimenticare che vogliamo ascoltare la tua parola ed il tuo sussurro,
che vogliamo seguirti nel cammino verso la santità,
che vogliamo consumarci perché i nostri fratelli
ci seguano nello stesso cammino”.
tu ci hai donato di essere apostoli di santità nel mondo;
non dimenticare che vogliamo ascoltare la tua parola ed il tuo sussurro,
che vogliamo seguirti nel cammino verso la santità,
che vogliamo consumarci perché i nostri fratelli
ci seguano nello stesso cammino”.
Loretta Angelini